Nuove regole per eBay negli Stati Uniti: i commercianti scioperano
Di nicolettaNegli USA sta iniziando lo scioperi dei venditori su eBay. Il recente cambiamento delle regole su tariffe e feedback (il meccanismo di scambio di valutazioni sulla transazione che avviene sia da parte del compratore che del venditore) non è affatto piaciuto ai piccoli imprenditori del commercio online. E così è cominciata la serrata: per una settimana boicottaggio di eBay da parte di tutti i commercianti. Queste le due misure che hanno scatenato la protesta, che verranno comunque attuate da e-Bay in questi giorni:
1) riduzione delle tariffe sulla pubblicazione delle aste. Secondo alcuni è una misura di promozione, ma ovviamente potrebbe intaccare la redditività del portale se alla diminuzione delle tariffe non corrisponderà un considerevole aumento delle aste
2) chi vende non potrà più lasciare feedback negativi su un acquirente che si è comportato male nel corso di un’operazione. Questo per evitare i ricatti dei venditori
Almeno per ora il boicottaggio non riguarda gli eBayer italiani. Ma staremo a vedere. Qualche opinione al riguardo?
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Io credo che ebay si sia dato una mazzata sui piedi con stè regole del bip…cmq la cosa che mi fà sorridere e che i siti limitrofi ad ebay stanno emergendo!
così ci saranno più siti di e-business!
Cosa dire, se non che ci troviamo di fronte all’ennesima carognata del sistema di Ebay e Pay pal.
La cosa giusta, ma giusta veramente sarebbe lasciare le cose come stanno. Non ci sono soluzioni diverse. Anche un eventuale situazione di rilascio obbligatorio del fd da parte del venditore, appena ricevuto il pagamento, sarebbe una cosa che esporrebbe a dei rischi. ma sarebbe sempre meglio di questa nuova formula.
LA CATTIVA FEDE DI EBAY, stà nel fatto di non aver informato accuratamente nessuno di queste nuove regole…. questo è terribile
Se lo sciopero lo fanno solo i venditori, non quindi i compratori, forse hanno qualcosa da rimproverarsi nel loro comportamento in generale.
Invece se uno sciopero così, che riguarda grandi numeri di partecipanti, avrà un successo, quindi un effetto concreto nelle decisioni di eBay vorrà dire che la rete funziona anche come raccolta di protesta o di consenso, nei confronti delle grandi aziende che preferirebbero far rispettare una loro policy ai clienti, che non sono tanto aperte come forse le immaginiamo noi, neppure quelle statunitensi.
Poi bisognerà vedere se i compratori faranno un loro “contro sciopero” per far valere le ragioni opposte…