La chitarra acustica: qualche utile consiglio per cominciare

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Chitarra acustica

Avete sempre covato la passione per questo mitico strumento musicale? Allora è arrivato il momento di comprarne uno. 

Partiamo subito con una triste realtà: la chitarra non sta vivendo un periodo particolarmente felice. Dopo l’incredibile successo riscosso negli anni ‘60, grazie alle prime band e al blues importato dagli Stati Uniti, questo strumento ha guadagnato sempre più popolarità negli anni ‘70 grazie ad artisti fenomenali e band talentuose come Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath e Blue Oyster Cult dove era assoluta protagonista. 

Negli anni ‘80, sebbene l’elettronica stesse cominciando a insediarsi nella musica ‘mainstream’ la chitarra è riuscita a mantenere il suo prestigio e la sua importanza, raggiungendo l’apice con i virtuosi ‘guitar hero’ delle band Heavy Metal e grazie alla ‘fusion’ che prevedeva l’inserimento di tecniche ‘jazz’ apportate nel rock e in altri generi come la musica latino-americana. 

E dopo cosa è successo? Se negli anni ‘90 la chitarra si faceva ancora sentire in correnti musicali alternative come il nu-metal e il grunge, nella musica ‘pop’ iniziava a essere messa da parte fino ad arrivare ai giorni nostri dove è praticamente inesistente, a vantaggio di rap e trap, in attesa forse di una rinascita improvvisa.

Il modello acustico

Ma d’altronde non si inizia a suonare la chitarra come qualsiasi altro strumento per diventare famosi a tutti i costi, bensì per divertirsi e accrescere la propria conoscenza della musica e spesso anche di sé. E quale miglior modo per cominciare se non con una chitarra acustica?

Parliamo di uno strumento molto versatile, in quanto permette di imparare i primi giri di accordi e le prime scale, inoltre si può suonare ovunque si vada. Definirla la classica ‘chitarra da spiaggia’ però non le rende giustizia, in quanto con molta pratica si può arrivare a suonare l’acustica a livelli davvero alti. 

Sotto un certo punto di vista, la pulizia del suono e la tecnica vanno curate molto di più che sulla chitarra elettrica, dove spesso gli errori sono un po’ ‘coperti’ dalla distorsione e dagli effetti. Sulla chitarra acustica invece, qualsiasi errore fa sentire una bella ‘steccata’ sulle corde, cosa che non fa proprio bene alla propria autostima da musicisti.

Strumento di grande espressività, questo tipo di chitarra è un buon punto di incontro tra la classica e la elettrica. L’acustica non dovrebbe mancare tra le chitarre di ogni chitarrista incallito, mentre per i principianti è un’ottima base di partenza. Se siete dei neofiti magari vi state chiedendo se c’è qualcosa da sapere o qualche suggerimento per poter cominciare a suonare senza troppi patemi d’animo.

A ognuno la sua chitarra acustica

Prima di tutto non comprate la chitarra acustica più costosa e puntate su un modello economico. Sfatiamo subito il mito che più costoso è lo strumento e più facile sarà da suonare. Non è così, perché il ‘feeling’ con lo strumento può variare da musicista a musicista. Ci sono chitarristi che amano dei ‘ferri’ più economici rispetto ad altri ben più costosi, solo per una questione di tatto. 

Oltretutto, non è detto che una volta iniziato a suonare vi piacerà e vorrete continuare. Potreste annoiarvi dopo un mesetto di tentativi, oppure non trovare il tempo necessario per esercitarvi. Per questo puntate sempre su un modello economico per iniziare, poi se vi appassionate potrete passare a chitarre più costose, magari scegliendole in base al genere musicale che amate di più o al vostro suono preferito.

Per cominciare a suonare prima di tutto iniziate a familiarizzare con lo strumento, toccando le corde, studiando i vari componenti e provando a premere qualche tasto. Potete trovare facilmente giri di accordi su internet o sui manuali, per iniziare a provare senza annoiarvi. Non dimenticate di fare degli esercizi per la diteggiatura che vi torneranno utili sia per scaldare le dita, sia abituarle al manico della chitarra.

Qualche consiglio

Quando metterete le mani sulla chitarra vi renderete conto di una cosa: che la mano sinistra dopo un po’ che provate a suonicchiare inizierà a farvi parecchio male, specialmente sui polpastrelli. Niente paura, in questo caso dovete smettere immediatamente di suonare e fare una lunga pausa. Per circa un mese sentirete questo dolore fastidioso fino a che non si formeranno i calli. Una volta formati potrete premere i tasti della chitarra senza sentire nulla. Si tratta di un processo un po’ lento che richiede una certa pazienza e dove in molti tra l’altro mollano. Ed è proprio la formazione dei calli che spesso determina quanta passione avete veramente.

Una volta presa un po’ di confidenza con lo strumento e fatti i calli, potete considerare di continuare da autodidatti, studiando le cover dei vostri brani preferiti, imparando giri di accordi e qualche scala di base come la pentatonica e la scala maggiore. Se invece volete approfondire gli studi e prepararvi al meglio, potete trovare un buon maestro che vi insegnerà le basi dei diversi generi musicali.


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