Google: ridotti a nove mesi i tempi di conservazione dati degli utenti

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logo_google.gifGoogle intende ridurre a nove mesi il tempo della conservazione dei dati dei propri utenti relativo al traffico effettuato su Internet.

Tale decisione piace alla Commissione Europea ma, al contempo, lo stesso Ente Governativo auspica che il più grande motore di ricerca al mondo abbassi tale limite secondo quanto già richiesto dall’Unione, ovvero sei mesi.

Un grande passo avanti quello che Google si appresta a fare a favore della privacy, dato che fino a quattro mesi fa Google conservava i dati del traffico su Internet da parte dei propri utenti per un periodo di 24 mesi.

Con quest’ultima decisione pare che il grande sistema sia venuto incontro alle legittime preoccupazioni dei cittadini europei.

“Noi di Google – scriveva qualche giorno fa sul blog ufficiale della società Marco Pancini, European Policy Counsel – sappiamo bene che rispettare il diritto alla privacy degli utenti è fondamentale per guadagnare e conservare la loro fiducia. Siamo anche consapevoli che la riduzione del tempo di conservazione dei dati di traffico è un’importante misura per tutelare la loro privacy”. I file di log, così si chiamano i dati relativi agli utenti, sono per Google “un ingrediente importante per l’innovazione dei servizi”, in quanto consentono di migliorare la qualità della ricerca, rendere più sicura la navigazione, combattere le frodi e ridurre lo spam.

C’è perà il rovescio della medaglia, perché è anche vero che con questi file si conoscono meglio comportamenti e abitudini degli utenti che vengono seguiti passo passo dai grandi esperti di marketing comportamentale – gli specialisti che si occupano di mirare al meglio le campagne pubblicitarie su Internet.


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