Navigazione anonima: perché usare una VPN

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Tutti i più comuni browser concedono all’utente la possibilità della navigazione in incognito: al nostro comando sul PC o dispositivo si apre una nuova finestra e con essa una sessione di navigazione sul web in cui tutti i dati raccolti (indirizzo IP, la nostra identità, il luogo della connessione, le pagine consultate, le e-mail e i messaggi su chat inviati, i relativi destinatari, gli accessi effettuati a servizi bancari, e-commerce, ecc.) vengono eliminati alla chiusura della finestra. Questo però soltanto a livello locale, sul proprio computer. Restano invece noti all’eventuale server aziendale, al provider della connessione, ai proprietari di siti web visitati, ai server DNS, ai vari sistemi di raccolta dati. Basta questo per far capire che la navigazione anonima mediante browser non è certo all’insegna della sicurezza, perché in realtà tutti i dati vengono ancora trasmessi in chiaro, ovvero non criptati.

Per evitare davvero che le informazioni che ci riguardano vengano usate per la nostra profilazione e restino a disposizione di hacker o comunque di estranei per usi più o meno leciti per un numero indefinito di anni, bisogna optare per una soluzione diversa. Un rimedio proposto da molti, ma non efficace, è quello di cambiare il proprio indirizzo IP (ad esempio usando un proxy: in tal modo il nostro traffico dati risulterà arrivare da un altro IP, certo, ma continuerà a essere in chiaro e quindi ancora del tutto tracciabile.

Per nascondere realmente il proprio traffico dati occorre criptarlo, ovvero renderlo indecifrabile dall’esterno. Questo si può fare mediante una VPN. Questo acronimo, che sta per Virtual Private Network (rete virtuale privata) indica un servizio che stabilisce una connessione virtuale punto a punto tra l’utente e uno dei server virtuali della VPN. Tali server possono essere ubicati in qualsiasi luogo geografico, e in questo modo ci fanno acquisire un indirizzo IP di un’altro stato del mondo. Inoltre la VPN usa un sistema di trasferimento dei dati criptato per instradarli in modalità sicura. Nei paesi dove la censura impedisce l’accesso a determinati contenuti, mediante VPN si può aggirare il blocco e continuare a naviga in sicurezza.

Tra le più interessanti VPN attualmente in commercio segnaliamo il servizio di Shellfire che, oltre a non registrare i dati relativi alla nostra connessione è facilmente configurabile anche dagli utilizzatori meno esperti, senza app dedicata. Offre anche una versione gratuita con crittografia 128 bit con traffico illimitato e server virtuali in 2 Paesi. I vari abbonamenti tradizionali disponibili (1 mese, 12 mesi, 24 mesi) prevedono invece crittografia 256 bit, velocità illimitata, traffico dati illimitato e server virtuali in 37 nazioni, con tanto di garanzia soddisfatti o rimborsati a 14 giorni e possibilità di disdire senza fornire spiegazioni.


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